Le opere del Guercino in terra centese

“Il Guercino è un pittore intimamente probo, virilmente sano, senza rozzezze; le sue opere si distinguono anzi per gentile grazia morale, per tranquilla e libera grandiosità, e per un che di particolare che consente, all’occhio appena esercitato, di riconoscerle al primo sguardo. La levità, la purezza e la perfezione del suo pennello sono stupefacenti. Per i panneggi usa colori particolarmente belli, con mezze tinte bruno-rossicce, assai ben armonizzanti con l’azzurro che pure predilige.”

“Il Guercino amava la sua città secondo il costume degli italiani, che coltivano in sommo grado questo patriottismo di campanile: bel sentimento, dal quale è nata tutta una serie di preziose istituzioni, in particolare un visibilio di santi locali. Sotto la direzione di quel maestro sorse qui un’accademia di pittura. Egli ha lasciato parecchi quadri che formano ancora, e a buon diritto, la gioia dei suoi concittadini. A Cento il nome del Guercino è sacro, sulla bocca dei piccoli come dei grandi.”

J. W. Goethe, Viaggio in Italia (Cento, 17 ottobre 1786)

Sant’Alberto riceve lo scapolare

San Giovanni Battista nel deserto

San Bernardino da Siena

Madonna della ghiara

San Pietro riceve le chiavi da Cristo

L’Assunta

Cristo risorto appare alla Vergine

Madonna col Bambino benedicente

Cena in Emmaus

Preghiera di San Carlo con gli angeli

Sibilla

Madonna in trono coi santi Francesco, Antonio Abate e Bovo

Miracolo di San Carlo Borromeo

La Madonna col Bambino appare a San Pancrazio e Santa Chiara

Matrimonio mistico di Santa Caterina alla presenza di San Carlo Borromeo

Misteri del Rosario

Cappella Barbieri:
Crocefissione con i santi Giovanni Evangelista, Maddalena e la Vergine Maria

Cappella Barbieri:
San Giovanni Battista

Cappella Barbieri:
San Francesco

Cappella Barbieri:
Padre Eterno

La Madonna del Rosario